L’acufene (o tinnitus) è la percezione di un suono nelle orecchie o nella testa in assenza di una fonte esterna. Può presentarsi sotto forma di fischi, ronzii, fruscii, pulsazioni o sibili, e può essere continuo o intermittente. In alcuni casi è lieve e appena percettibile, in altri può diventare fastidioso e influire negativamente sulla qualità della vita, disturbando la concentrazione, il sonno e il benessere psicologico. Le cause dell’acufene sono molteplici: può essere legato a danni all’orecchio interno, all’esposizione prolungata a rumori forti, all’invecchiamento, a problemi di circolazione o a effetti collaterali di alcuni farmaci. Ma una delle forme più comuni e sottovalutate è proprio l’acufene da stress.
Quando lo stress fa “rumore”
L’acufene da stress è una condizione in cui i sintomi uditivi — come il fischio o il ronzio — non sono causati da un problema fisico all’orecchio, ma si sviluppano (o si aggravano) in risposta a situazioni di forte tensione emotiva o stress psicologico prolungato.
Stress lavorativo, preoccupazioni familiari, eventi traumatici o ansia cronica possono portare a una tensione costante del corpo e della mente. Questo stato di allerta coinvolge anche il sistema nervoso autonomo e può alterare la percezione sensoriale, compreso l’udito. In particolare, si ritiene che lo stress possa influenzare il flusso sanguigno nell’orecchio interno, aumentare la sensibilità del cervello ai segnali uditivi interni e contribuire all’insorgenza o all’intensificazione dell’acufene.
Inoltre, lo stress può portare a digrignamento dei denti (bruxismo), tensioni muscolari cervicali e problemi mandibolari, tutti fattori che possono contribuire a generare o peggiorare l’acufene.
Chi soffre di acufene da stress spesso descrive un circolo vizioso: il fischio crea ansia, e l’ansia aumenta la percezione del fischio. Interrompere questo ciclo è fondamentale per migliorare la qualità della vita.
Alcuni consigli utili per gestire l’acufene da stress
Attualmente non esiste una cura farmacologica definitiva per l’acufene da stress, ma la buona notizia è che si può intervenire efficacemente sulla gestione del sintomo e delle sue cause. In molti casi, adottare alcune strategie consapevoli può aiutare ad abbassare il livello di stress e, con esso, la fastidiosa percezione del rumore.
Un primo passo importante è prendersi cura del proprio equilibrio psicofisico. Attività come lo yoga, la meditazione, la respirazione profonda o la mindfulness possono aiutare a ridurre lo stato di tensione generale. Anche una camminata quotidiana, in silenzio o ascoltando suoni rilassanti, può fare molto per calmare il sistema nervoso.
È consigliabile limitare l’esposizione a stimoli uditivi e visivi troppo intensi, come ambienti rumorosi o stressanti, e cercare di migliorare la qualità del sonno, che spesso è compromessa in chi soffre di acufene. Dormire bene è fondamentale per ricaricare il corpo e la mente.
L’alimentazione ha anch’essa un ruolo: caffeina, alcol e zuccheri raffinati possono aumentare l’ansia e intensificare il sintomo. Un’alimentazione equilibrata, ricca di magnesio e vitamine del gruppo B, può favorire la regolazione del sistema nervoso.
Dal punto di vista psicologico, può essere molto utile parlare con uno specialista, soprattutto se l’acufene è accompagnato da ansia o difficoltà emotive. La psicoterapia cognitivo-comportamentale ha dimostrato buoni risultati nella gestione dell’acufene, aiutando le persone a modificare il modo in cui reagiscono al sintomo.
Inoltre, alcuni pazienti trovano beneficio in tecniche di “sound therapy”, ovvero l’utilizzo controllato di suoni di sottofondo (come rumori bianchi o suoni naturali) per “coprire” l’acufene e ridurne l’impatto. Questi strumenti possono essere integrati con apparecchi acustici o dispositivi specifici, valutati caso per caso da uno specialista dell’udito.
Affidarsi ai professionisti
L’acufene da stress è una condizione reale e molto diffusa, che può diventare fonte di disagio se trascurata, ma che può essere affrontata in modo efficace con un approccio globale. Riconoscere il ruolo che lo stress gioca nei sintomi uditivi è già un passo importante, perché permette di cambiare prospettiva e agire concretamente.
Nel nostro centro acustico, offriamo valutazioni personalizzate per l’acufene, anche nei casi legati allo stress, e lavoriamo in sinergia con professionisti del benessere psicofisico per accompagnare le persone verso un maggiore equilibrio. Nessuno dovrebbe convivere con il silenzio disturbato da un fischio costante: è possibile ritrovare la quiete, dentro e fuori.